Quest’anno ho presentato il grest insieme a Luca e Paola. Devo ammettere che già da quando Luca me lo aveva accennato, l’ansia ha preso il sopravvento. L’idea di parlare davanti a 310 e più bambini mi terrorizzava. Un conto erano le scenette in chiesa, che venivano provate per giorni, un conto era improvvisare cosa dire, e fidatevi che per una persona organizzata è difficile. Ciò nonostante ho voluto accettare questa sfida.
I primi giorni sono stati i più traumatici, tra io che non sapevo cosa e come dire, i silenziche annoiavano e i momenti in cui parlavo a sproposito,sono state le cose che più mi hanno fatto prendere svariati rimproveri da DJ Saro che non era molto contento di essere richiamato per i balli di gruppo. Ma balli di gruppo a parte, a partire dalla seconda settimana mi sono divertito tantissimo, ero più sciolto e riuscivo a gestire bene i momenti di animazione. I bambini sempre attorno, chi più e chi meno, ed essere apprezzato mi ha dato quella spinta in più. Con gli animatori non è stato difficile capirci perché comunque ci si conosce, sono stato uno che sin da quando sono entrato a far parte del gruppo del Post Cresima ha subito cercato di socializzare e creare legami.
Alcuni di voi li sto ancora conoscendo per come sono davvero e con altri ci ho parlato pochissimo ma ciò nonostante non sento di avere problemi con nessuno e non sento di essermi mai comportato male, insomma ho sempre cercato di essere disponibile con tutti. Le serate sono andate a meraviglia, tra le risate fatte con i genitori che sfrecciavano con i carrozzoni e la serata animatori in cui le risate non sono sicuramente mancate. Detto questo per me il grest quest’anno è stata un’esperienza particolare, l’ho apprezzata tantissimo, mi ha aiutato ad essere più sciolto e a trovare sempre le parole che mi servono.
Il momento che mi è piaciuto di più è stato quando sono venuti tutti i microfonisti e uno di loro ha detto: “il grest non ti fa accorgere dello scorrere del tempo e vedere qui il figlio di Saro e Giusy che abbiamo visto nascere e ora microfona ne è la prova.” è proprio vero, queste settimane sono volate e mi sembra ancora ieri essere il grestino sotto il gazebo che non voleva ballare perché c’è il sole e che non vedeva l’ora di andare in piscina. Il grest è un dono e ognuno di noi lo vive in modo diverso ma Unico.
di Carmelo Monaco