Home Annunziando Un Campus di Emozioni: Amicizia, Condivisione e Scoperta!

Un Campus di Emozioni: Amicizia, Condivisione e Scoperta!

Il campo scuola dei ragazzi di 5^ Elementare

da Redazione
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A chiudere il cammino annuale ACR e’ stato il tanto atteso “Campo estivo”.  In questo anno giubilare, il tema “Pellegrini di Speranza”, ha visto come figure guida gli apostoli.

Uomini semplici che nell’amicizia con Gesu’ hanno saputo rivalutare la loro fiducia di fronte alle cadute e alle prove quotidiane.

Da cio’, i ragazzi hanno appreso che rispondere alla chiamata e fidarsi di Gesu’ significa non essere mai soli…

Ciao a tutti! Mi chiamo Matteo e ho 11 anni. Quest’estate ho partecipato ad un campeggio super divertente, con i miei amici del catechismo, presso il convento S. Maria di Gesù, ad Ispica. È durato solo due giorni, dal 10 al 12 luglio, ma sono stati due giorni pieni di cose belle e tante risate! Appena arrivati, i nostri catechisti ci hanno diviso in quattro squadre e ci hanno consegnato una scatola  trasformata in valigetta da pellegrino, li abbiamo trovato il materiale necessario per le attività da fare, che sono state tantissime, divertenti e mi sono rimaste nel cuore.

Il primo giorno, abbiamo letto il Vangelo della pesca miracolosa, i nostri catechisti, ci hanno fatto fare un sacco di cose, ma ce n’è stata una più bella di tutte che racchiude, secondo me, il significato di questo campus. Cioe’ ognuno di noi doveva realizzare con dei fili, una rete da pesca, per riprendere il significato del vangelo.  Quando è arrivata la sera, siamo andati tutti nel campo da calcio e lì in mezzo, c’era una grande rete. I catechisti ci hanno dato un pesciolino ciascuno da disegnare a piacere e scriverci il nostro nome. Poi abbiamo letto il vangelo di quando Gesu’ ha chiamato i suoi primi apostoli e li c’erano scritti anche i nostri nomi. Quando chiamavano il nostro nome, rispondevamo: “Eccomi! Ci sono!” con la voce bella forte, e poi andavamo ad attaccare il nostro pesciolino alla rete. È stato un momento davvero speciale! Era come dire a Gesù: “Sì, ci sono! Sono qui, pronto ad ascoltare quello che hai da dirmi.”

Il secondo giorno è stato altrettanto bello! Abbiamo fatto un’altra attività bellissima. Nella scatola abbiamo trovato un cartoncino bianco e uno azzurro con le onde stampate, una barca da colorare e una nuvola. Abbiamo piegato a metà un cartoncino bianco, abbiamo ritagliato le onde azzurre e bianche e le abbiamo incollate sul fondo. Sembrava il mare! Poi abbiamo colorato una barca e l’abbiamo attaccata un po’ più in alto sulle onde, abbiamo rappresentato la tempesta sedata. Questa barca rappresenta noi nel mare della vita, e abbiamo imparato che bisogna fidarsi sempre di Gesù!

Abbiamo anche fatto un’attività dove ci bendavamo e dovevamo trovare le mani dei nostri amici per fare un cerchio, e poi sbrogliarlo tutti insieme. È stato bellissimo capire che, anche senza vedere, possiamo fidarci e aiutarci a vicenda. È come se Gesù ci dicesse: “Non siete mai soli. E questa sensazione di non essere mai soli, è la cosa più bella che mi porto a casa da questo campeggio.

Matteo Antonio Barone

Anche noi genitori abbiamo avuto il privilegio di partecipare a un momento davvero speciale.

Venerdì sera, l’11 luglio, i catechisti hanno anche invitato, noi genitori, a una serata “Family”, un’occasione preziosa per condividere ciò che i nostri amati ragazzi avevano vissuto durante il campeggio. È stato commovente osservarli: una luce di pura gioia brillava nei loro occhi, erano entusiasti, sembravano un tutt’uno, uniti da risate e scoperte. Questo campo estivo si è rivelato un faro di valori fondamentali: l’amicizia sincera, la condivisione autentica e l’aiuto reciproco, il tutto illuminato e rafforzato dallo Spirito Santo. Il culmine di questa esperienza toccante è stata l’attività in cui ci è stata proposta la creazione di una barca. La barca simboleggia la nostra famiglia, la nostra “chiesa domestica”, che naviga nel mare a volte tempestoso della vita, ma che è salda se guidata dallo Spirito Santo. La luce negli occhi dei nostri bambini era tangibile, una luminosità festosa intrisa di profonda condivisione e amore verso gli altri. È un’immagine che porteremo sempre nel cuore, desideriamo ardentemente che i nostri figli continuino a partecipare a esperienze come questo campo. Esse non solo rafforzano i principi che già coltiviamo in famiglia e nella nostra parrocchia, ma li arricchiscono, offrendo loro strumenti per affrontare il mondo con fede, amore e solidarietà.

I genitori di Matteo, Daniele e Antonella

Ciao sono Francesca, quest’anno ho partecipato al campeggio della parrocchia SS Annunziata. Per me e’ stata un’esperienza molto bella anche perché è stata la prima volta. Questo campeggio e’ stato bello perché di notte ci addormentavamo tardi, la cosa più bella che ho vissuto in questo campeggio e’ stato quando Padre Manlio ci ha fatto fare la passeggiata a mezza notte alla cava e poi ci ha fatto fare una sfida, scattare una foto e la più bella vinceva. Sono stati tre giorni molto belli e spero di rifare questa esperienza anche nei prossimi anni.

Francesca Provvidenza

 

Quest’anno, per la prima volta, ho avuto la gioia di andare al campeggio estivo a Gesu’, ed è stato bellissimo. Il primo giorno appena arrivati ci siamo preparati a questa esperienza leggendo un brano del vangelo che raccontava la prima volta che Gesù e Pietro si incontrarono, mi ha fatto capire che, anche se provando e riprovando una cosa non ci riesce, dobbiamo sempre contare sull’ aiuto del Signore. Dopo il vangelo abbiamo fatto delle attività una delle quali consisteva nel “creare” una rete da pesca la quale era il modo di interpretare il fatto che Gesù fosse come una rete e i pesci che lui pescava fossimo noi. La sera dopo aver fatto cena, abbiamo fatto la caccia al tesoro, come da regola saremmo dovuti andare a dormire, ma non è andata proprio così…infatti non abbiamo dormito.

Il secondo giorno è stato il  più bello, ricco di attività, giochi, scenette del vangelo e molto altro ancora…compresa, dopo la serata con i genitori, una bella camminata fino alla vecchia S.Maria alla cava dove abbiamo fatto una gara di selfie molto divertenti. Il terzo giorno è stato quello più “nostalgico” perché segnava la fine di questa esperienza indimenticabile. E dopo altri giochi , il pranzo e alcune attività e’ arrivato il momento di salutarci. Per essere la mia prima volta è stata veramente indimenticabile e sicuramente sarò lì anche il prossimo anno.  Colgo l’occasione per ringraziare i Frati del convento  per averci ospitato, tutti gli animatori per aver dedicato del tempo speciale a noi ragazzi, a Don Manlio per essere stato superlativo a donarci questa esperienza e ai catechisti per averci trattato come figli e nonostante le notti insonne non hanno mai smesso di essere amorevoli gentili e presenti con ognuno di noi. Grazie mille

Giosà Giallongo

Questa estate ho avuto la meravigliosa opportunità di partecipare al campus organizzato dalla mia parrocchia, Basilica SS. Annunziata, presso il Convento dei Frati minori di Ispica. Il campus ha avuto la durata di tre giorni, dal 10 al 12 luglio e posso dire che è stata un’esperienza che porterò per sempre nel cuore.

È stato un momento speciale, fatto di giochi, sorrisi, preghiere e amicizia; un’occasione per conoscere meglio i compagni con cui abbiamo frequentato il catechismo durante tutto l’anno e dedicarci di più a coltivare la nostra fede. Durante i laboratori grazie alle catechiste e agli animatori abbiamo messo in scena momenti della vita di Gesù, leggendo tutti insieme alcuni passi del vangelo, che le catechiste hanno poi spiegato. Seguivano durante il giorno le attività di giochi a squadre, laboratori creativi, momenti di riflessione e tempo libero per conoscerci meglio.

Rebecca Luca

Per noi genitori partecipare alla serata dedicata alle famiglie è stato un momento per immergersi in un clima di accoglienza, fede e divertimento.

Al nostro arrivo i ragazzi erano felici, sereni e senza nessuna voglia di ritornare a casa.

Le catechiste avevano preparato per noi una splendida sorpresa, ovvero dei video con le attività realizzate dai ragazzi. Le ragazze avevano realizzato una coreografia sulle note di “Supereroi” di Mr. Rain, brano che esprime il coraggio di aprirsi agli altri e l’importanza di chiedere aiuto quando si attraversa un momento difficile. I ragazzi invece, si sono identificati in una scena del vangelo in cui Gesù su una barca, impartisce degli insegnamenti ai suoi discepoli. Il tema del video ha anticipato quello della serata; la barca e la rete dei pescatori simboleggiano l’amore travolgente di Gesù che ci cattura nella sua rete, in una barca che accoglie i suoi fedeli e li conduce attraverso le sfide della vita alla salvezza.

Subito dopo noi genitori insieme ai nostri figli siamo stati chiamati a realizzare delle barche di carta, che potessero esprimere il nostro amore per Gesù, lavorando tutti insieme tra colori, colla e spaghi, mettendo in evidenza il suo amore senza accorgercene. Uno degli aspetti più belli è stato il senso di comunità che si è creato tra noi genitori.

Per questa esperienza vogliamo ringraziare Don Manlio, le catechiste e gli animatori che con il loro entusiasmo, la loro fede e la loro disponibilità, hanno reso ogni giornata unica e piena di significato.

Il campus parrocchiale non è stato solo un momento di svago, ma una vera esperienza di crescita, spirituale e personale sia per noi adulti che per i nostri ragazzi.

Grazie per questa bellissima esperienza.

I genitori di Rebecca, Rosalinda e Giovanni Luca

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