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La mia prima esperienza al Grest dell’Annunziata

da Redazione
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Il Grest 2025 ha visto la presenza di numerosi bambini ed entusiasti animatori. Ascoltiamo alcune testimonianze del loro operato.

 

Non avrei mai pensato che un’esperienza come il Grest potesse lasciarmi così tanto. E invece eccomi qui, a raccontare una delle esperienze più belle e significative che abbia mai vissuto.
L’anno scorso avevo già pensato di partecipare al Grest, ma alla fine non me la sono sentita e ho lasciato perdere. Quest’anno però sentivo il bisogno di fare qualcosa di diverso, di vivere un’estate un po’ fuori dai miei schemi, meno monotona. Avevo voglia di mettermi in gioco, di conoscere persone nuove, di divertirmi e magari anche di scoprire qualcosa in più su me stessa. Così, senza pensarci troppo, ho deciso di provarci. Ho detto sì e oggi posso dire che è stata una delle scelte migliori che potessi fare. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma appena arrivata mi sono trovata in un ambiente incredibilmente accogliente. Nonconoscevo quasi nessuno, ma le persone che ho incontrato sono state da subito gentili e disponibili, mi hanno fatto sentire accolta come se fossi lì da sempre. Con alcuni animatori è bastato poco per creare un legame sincero, ed è una delle cose più belle che mi porto dietro da questa esperienza. Sono nate amicizie che non mi aspettavo e che credo mi rimarranno nel tempo.
Stare con i bambini è stato molto bello ma anche impegnativo. Alcuni erano pieni di energia e bisognava starci dietro, altri erano più tranquilli ma comunque curiosi e vivaci. Alcuni si sono davvero affezionati a me, e questa cosa mi ha riempito il cuore.
La mia squadra non era fatta da molti animatori ma abbiamo fatto del nostro meglio e siamo riusciti a creare un bel gruppo. I bambini ci seguivano, si divertivano e noi con loro anche se qualche volta erano svogliati per via del caldo. Inoltre, è stato bello ritrovare alcuni bambini che avevo già conosciuto al cantiere educativo Volere Volare, ma anche conoscerne di nuovi e creare con loro un legame speciale.
Anche con gli animatori senior mi sono trovata benissimo. Per quanto li abbia potuti conoscere in queste settimane, mi sono sembrate persone disponibili e da un cuore grande.
Ricordo piacevolmente i giochi con i gavettoni, le risate dei bambini, gli urli delle squadre che cercavano di farsi sentire più forte per essere scelte, i “buongiorno” dei bambini all’inizio della giornata, le chiacchiere con gli altri animatori durante la pausa, la serata degli animatori e quella dei genitori. Sono stati momenti pieni di emozioni, allegria e divertimento.
Oltre ai giochi e alle attività, ci sono stati momenti più profondi, soprattutto quelli in chiesa con don Manlio. Le parole di don Manlio, semplici ma profonde, ci facevano riflettere e accompagnavano le nostre giornate; inoltre, insieme a Luca, Gianni e agli altri ragazzi che presentavano le attività e animavano il Grest, ha svolto un ruolo fondamentale nel far funzionare tutto al meglio. Dietro ogni gioco e ogni momento c’era un grande lavoro che spesso non si vede ma si sente e grazie a loro tutto è andato con armonia. Infatti, è andata bene anche la giornata al mare, che è stata davvero divertente e ci ha fatto staccare un po’ dalla routine del Grest.
Alla fine, il Grest è stato molto meglio di quanto mi aspettassi. Mi sono divertita, ho conosciuto persone nuove, mi ha regalato tanti sorrisi e ho vissuto giornate diverse dal solito. Se qualcuno mi chiedesse se lo rifarei, risponderei subito di sì.

di Omaira Rustico

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