Home Strada facendo… I monti nella storia della salvezza. Il nostro campo scuola

I monti nella storia della salvezza. Il nostro campo scuola

da Redazione
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A chiudere il ciclo dei campi estivi con pernotto presso il convento dei frati minori di Ispica sono stati i ragazzi Ace di quarta e quinta elementare. In questi due giorni a fare da sfondo sono stati ancora i monti della Bibbia, due in particolare: Il monte Nebo e il monte Ararat. I monti sono scelti da Dio come luoghi per manifestarsi e avere un’esperienza a tu per tu con l’umanità. In cima si arriva con fatica, percorrendo giorni di cammino e sentieri tortuosi, ponendosi anche domande, dubbi e al contempo desiderio di capire e vedere la propria vita da altre prospettive. Dal monte Nebo Mosè ha potuto vedere la terra che Dio ha promesso al popolo d’Israele. Promessa di felicità che Dio fa ad ognuno di noi.

E’ quello che hanno fatto i ragazzi in questi giorni… Attraverso attività giochi e condivisioni hanno riflettuto sulla parola felicità, hanno cercato di capire il significato e cercato nella loro vita cosa li rende felici veramente, riconoscendola tra le felicità effimere. Analizzando il monte Ararat invece si sono confrontati sulla relazione, sul significato del “volersi bene” e dell’ “amarsi”, del prendersi cura dell’altro, del dare fiducia e riceverla. Ad intervallare i momenti più forti sono stati i giochi preparati dai nostri bravi animatori e le tanto attese partite di calcio. Molto toccante è stato il momento serale della “preghiera sotto le stelle”. I ragazzi guidati da Don Manlio e accompagnati dalla musica e dal canto di suor Valerica sono riusciti ad aprire il loro cuore alla preghiera. Apprezzata molto la collaborazione delle mamme che con la loro presenza in cucina hanno reso gustosi i momenti culinari. Questa bella esperienza ha reso FELICI ragazzi e adulti!

Alcune condivisioni ricevute dai bambini nei giorni seguenti al campo…

È stata la mia prima esperienza, mi sono divertita tantissimo e in particolare sono stata colpita dalla differenza tra gioia effimera e gioia autentica. Mi è piaciuto stare insieme ai miei amici, in particolare la sera al campetto, quando tutti insieme abbiamo cantato e pregato. Dono prezioso Don Manlio e i catechisti, felicissima di essere in questo gruppo. (Valeria 4^elementare)

Durante il campeggio ho approfondito il significato dell’amicizia e della fiducia. Il momento più bello è stato quando siamo andati nel campetto sotto le stelle a pregare e a cantare. L’esperienza mi ha fatto capire quali sono le cose vere e belle della vita. Mi sono divertita anche a ballare a giocare e stare insieme agli altri. (Ludovica 4^elementare)

Il campeggio è stato una bella esperienza anche perché questa volta mi sentivo più sicuro rispetto l’anno scorso ricordo con emozione la sera quando siamo andati al campo a pregare sotto le stelle e suor Valerica ha suonato la chitarra e tutti abbiamo cantato e pregato. Non vedo l’ora di rifarlo. (Andrea 4^elementare)

Il campeggio è stato molto bello. Abbiamo imparato la differenza tra felicità vera e quella effimera e la differenza tra amare e voler bene che per noi avevano lo stesso significato.  E’ stato bello stare con i nostri amici e abbiamo gradito la compagnia di nuovi ragazzi. Anche pregare sotto le stelle e’ stato molto bello. Non vediamo l’ora di rifarlo il prossimo anno.  (Francesco A. – Salvo N.- Giacomo C.4^elementare)

Il campeggio e’ stato bello, ci ha colpito di più quando siamo andati al campetto la sera e abbiamo fatto la preghiera e poi suor Valerica ha suonato la chitarra. E’ stato bello anche fare i giochi con gli animatori. È stata un’esperienza bellissima e non vediamo l’ora che arrivi il prossimo anno per poter rivivere questa esperienza…     (Gabriel A.- Francesco S.- Pietro F.- Leonardo C.4^elementare)

Il Campo estivo è stato per me una bellissima esperienza. Le cose che porterò sempre nel mio cuore sono le attività divertenti e i momenti di preghiera, in particolare quando la sera ci siamo riuniti nel campetto di calcio e suor Valerica ha accompagnato le nostre preghiere suonando la chitarra. A me ha colpito molto, il primo giorno, quando abbiamo parlato della differenza tra la gioia autentica e la gioia effimera. La gioia autentica che ci accompagna tutta la vita e quella effimera legata ad un momento e che dimentichiamo. Un’ attività che mi è piaciuta molto è stata quella dedicata al disegno e alla pittura, qui dovevamo disegnare ciò che ci rende felici. Questa esperienza mi ha aiutato a riflettere sulle cose importanti della vita e sul valore dell’amicizia.  (Matteo B. 4^elementare)

L’esperienza del campeggio mi è piaciuta tanto perché abbiamo riso, abbiamo scherzato, poi abbiamo giocato e alla fine abbiamo fatto la battaglia con i palloncini d’acqua. Mi è piaciuto anche quando la notte ci facevamo gli scherzi. Quello che mi ha lasciato il campeggio è la FELICITÀ! (Nicole Giudice, Acr 5^elementare)

È stato bellissimo condividere due giorni a pieno con i miei amici, catechiste, animatori e il super Don Manlio. Mi è piaciuto giocare assieme e riflettere tanto sulla gioia! (Carmelo Sampieri, Acr 5^ elementare)

L’ esperienza del campeggio è stata bella, soprattutto l’ argomento della felicità di cui abbiamo parlato. Io non mi sono mai chiesto cosa era per me la felicità. Infatti, quando i catechisti mi hanno posto questa domanda, ho riflettuto un po’ prima di rispondere. Ho capito che la felicità si trova nelle piccole cose. In questo campeggio mi sono integrato con persone che non conoscevo e ho provato tanta gioia. È stata un’ esperienza indimenticabile. (Francesco Avveduto, Acr 5^ elementare)

Il campo estivo di quest’anno è stato uno dei più belli che io abbia mai fatto, sia per l’ambiente, ovvero il convento di Gesu, sia per le attività che mi hanno fatto riflettere. Abbiamo parlato della gioia effimera e della gioia autentica;
Poi ci hanno bendati e dovevamo guidare un compagno senza farlo sbattere negli ostacoli, e questo serve a fidarci l’uno  dell’altro. L’attività più bella è stata il teatro: ci siamo spaventati con donna Preziosa. La notte ci hanno fatto scherzi e ci siamo addormentati alle 4.30. Abbiamo giocato con i gavettoni e a calcio. È stato bello e mi è piaciuto molto. (Saverio Giardina, Acr 5^ elementare)

Gli educatori e i ragazzi di Acr 4^ e 5^ Elementare

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