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Quaresima 2022. Non è la croce che ci salva ma ci salviamo attraverso la croce

da Redazione
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La quaresima è un cammino che prepara alla Pasqua, la festività che celebra la Resurrezione di Gesù Cristo e il riscatto dei peccati dell’umanità. Anche quest’anno il percorso di quaresima, per i bambini e ragazzi della nostra catechesi, è stato accompagnato da molti momenti piacevoli in parrocchia ( sostenuto dal dono prezioso delle famiglie!).

Ogni domenica, durante la Celebrazione Eucaristica, sono stati attribuiti dei simboli presso una croce ispirandoci al vangelo domenicale.

Durante la Prima Domenica di quaresima, abbiamo ascoltato il Vangelo di Matteo:“ Gesù fu condotto nel deserto dallo spirito, per essere tentato dal Diavolo. Dopo aver digiunato per quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame”. Alcuni bimbi hanno collocato ai piedi della croce la SABBIA (simbolo del DESERTO) e un CUORE con la scritta “ PREGHIERA e DIGIUNO “ . E noi? Possiamo resistere alle tentazioni? Cerchiamo di essere come Gesù? Usiamo questo tempo per avvicinarci a Dio?

Le tentazioni riguardano molti aspetti: il rapporto con noi stessi e le cose (l’illusione che i beni materiali riempiano la vita) le provocazioni (la fame di potere e di dominio sugli altri). Le tentazioni di Gesù sono quindi anche le nostre e il digiuno non è strettamente legato al cibo.

Durante la Seconda Domenica di quaresima, ci siamo soffermati a cercare il vero VOLTO DI DIO (cuore sulla croce con scritta “ ASCOLTO “ ) e due simboli : il VANGELO e la CANDELA. Ma qual’è il vero volto di Dio? Durante la TRASFIGURAZIONE, Gesù sale sul monte Tabor (montagna) e sceglie solo tre tra i suoi discepoli, dei prescelti: Pietro, Giacomo e Giovanni. Ma sono con loro anche Mosè ed Elia. Essi vedranno, non un volto umano, ma un volto DIVINO, splendente come il sole! Il suo vestiario diviene di un bianco scintillante. Il bianco è purezza! La luminosità è trascendenza!

Un corpo e un volto umani riflettono quello di Gesù Cristo. E la nostra vita si trasfigura nell’Amore, come le vesti candide di Gesù?

La Terza Domenica di quaresima è la domenica della CARITA’ e della MISERICORDIA (simbolo salvadanaio). “ In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici”. Gesù ci parla di alcuni eventi tristi, cruenti, che erano accaduti nel suo tempo ( proprio come noi adesso, con la GUERRA!!).

Morti in situazioni tragiche, violente, impreviste e tutto ciò ci fa interpretare la realtà! La vita è tanto preziosa, ma anche tanto fragile. Il Dio del Vangelo è un Dio che libera dalle paure, è il Dio dell’amicizia ,della compassione, della felicità, della speranza ma anche … della carità e della misericordia!

La Quarta Domenica di quaresima è correlata al PERDONO – RICONCILIAZIONE (Cuore con un abbraccio!) “ Un uomo aveva due figli, il più giovane, annoiato e stanco di rimanere a casa, chiese al padre la sua parte di denaro e partì“.

Ecco allora la parabola del Figliol prodigo. Ma cosa ci insegna? Gesù insegna che il padre perdona sempre! Che tutti noi possiamo avere un periodo di smarrimento, di disamore, ma il padre è sempre pronto al perdono, a riconciliarsi col figlio, prova gioia nel veder ritornare il penitente. Il padre accoglie il figlio prima che abbia la possibilità di parlare e di esprimere il proprio pentimento. E noi? Abbiamo perdonato? Per tutte le volte che potevamo ma non l’abbiamo fatto …. Per tutte le volte in cui ci siamo arrabbiati e non l’abbiamo fatto ….

Chiediamo scusa a Dio e Lui sarà pronto ad abbracciarci e perdonarci.

La Quinta Domenica  di quaresima ci fa GUARDARE OLTRE LE APPARENZE (Cuore con gli occhi ). La liturgia della parola ci propone il suggestivo brano evangelico della peccatrice. “ In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si reco di nuovo al Tempio e tutto il popolo andava da lui. Egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli Scribi e i Farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio”.

La cattiveria dei Farisei e degli Scribi è subdola, utilizzano una donna come strumento per far cadere Gesù in trappola. Ma Gesù non mette in contrasto la legge, scrive nella sabbia. Gesù non scusa l’adultera ma la perdona perchè nel perdono c’è la pienezza dell’amore e della misericordia. Una misericordia senza condizione. Ridare futuro a chi non ha nessuna speranza.

E noi? Siamo pronti a perdonare, anziché condannare e giudicare? Tutti siamo peccatori. Ogni volta che sperimentiamo la misericordia di Dio, rinasciamo tutti a vita nuova.

di Melinda Avveduto

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