Home Annunziando La Prof. Sara Piazzese. Un ricordo ad un mese della dipartita

La Prof. Sara Piazzese. Un ricordo ad un mese della dipartita

da Redazione
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Un mese fa, dopo un periodo di sofferenza vissuta in compagnia di Gesù prossimo alle fatiche di ogni uomo sulla via della croce, è salita al Padre la cara Prof.sa Sara Piazzese. Salutata dalla comunità come mamma, nonna, amica, affettuosa sorella di tanti che negli anni l’hanno vista presente, perseverante, accuratamente legata alla vita della nostra Parrocchia. Amante della scrittura e della letteratura, conoscitrice della “storia nunziatara”, vero scrigno di fede e devozione ancor oggi pregnante per vecchie e nuove generazioni, è stata una delle promotrici di Annunziando nel quale collaborava con articoli ma sopratutto seguendo e commentando, incoraggiando e stimolando esperti e meno esperti scrittori.

Vogliamo pubblicare un pensiero giunto in redazione che, insieme a quanto espresso nel saluto alla cara Sara da parte di tanti membri della comunità, continua a ricordarla quale testimone di affettuoso ed originale legame alla nostra realtà comunitaria.

 

La nostra cara Sara, per molti la professoressa Piazzese, da un mese si è congiunta al cielo azzurro. Il colore da lei molto amato. Azzurro perché riporta alla madonna Annunziata; azzurro perché è uno dei colori più importanti del suo e nostro paesello: azzurro perché nunziatara. Impossibile non amarla quando raccontava con enfasi ed emozioni le varie vicissitudini che hanno caratterizzato la storia del popolo nunziataro. Lei era nunziatara , “doc” voleva essere definita. D’altronde, confrate ed anche presidente lo sono stati il nonno prima e il padre in seguito. Per ogni millimetro della sua basilica aveva da raccontare un aneddoto. Quanti scritti e quanti racconti ci lascia in eredità. Elegante, fine e colta: amava scrivere e raccontare . Quanti articoli suoi troviamo in questo giornale on Line della parrocchia, della sua parrocchia che ha amato e servito con dedizione e amorevolezza. Innamorata e devota del suo Signore : “ u patri a Cruci” che venerava con zelo. Personalmente sono grato e onorato di averti conosciuto Saruzza. Ti piaceva essere chiamata così. Grande disegnatrice pure. Sei stata per anni la scenografa del gruppo teatrale del paese per lunghissimi anni. Gruppo che nasce tra le mura della sua e mostra amata “nunziata”, Quante qualità avevi, cosi tante che hai arricchito quanto hai incontrato nel tuo percorso terreno. Orgogliosa del coro parrocchiale che ne facevi parte. Per te era veramente un servizio. Eri insomma, una presenza costante, un pilastro, una guida e una fonte, ove poter attingere solo bellezza, armonia…. Canta ancora meglio ora che sei lassù, in quel meraviglioso cielo azzurro. Dipingi ancora e narra la bellezza della tua storia. Arrivederci Saruzza mia. Ti voglio bene.

di Massimo Innorcia

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