Home Annunziando Laudato si’. Con Francesco discepoli e custodi del creato

Laudato si’. Con Francesco discepoli e custodi del creato

da Redazione
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Anche per quest’estate i catechisti della parrocchia SS. Annunziata stanno organizzando, per il prossimo mese di luglio, i campi estivi per i bambini e i ragazzi che frequentano la catechesi dalla prima elementare alla terza media.

Sulla scia dei campi scuola dello scorso anno, dedicati alla conoscenza della figura di S. Francesco e dei suoi carismi, quest’anno verrà approfondito quel tratto della spiritualità francescana che celebra l’amore verso il creato visto come espressione della bellezza creatrice di Dio.

Il luogo scelto per questa esperienza è nuovamente il Convento dei Frati Minori di Ispica, che grazie alla grande area verde in cui è inserito, sembra parlarci dell’amore che il Santo d’Assisi aveva per il creato e del suo originale modo di vivere la santità.

L’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco, incentrata sulla riscoperta e la tutela del creato, con chiari riferimenti al Cantico delle Creature, è stata scelta come filo conduttore delle attività.

Nel suo cantico, San Francesco ci ricordava che la Terra è madre e ci accoglie tra le sue braccia. Per questo bisogna educare le giovani generazioni all’importanza di una consapevolezza legata al valore della vita in generale e al rispetto verso la natura in particolare.

Il Pontefice ci ricorda che abusare della natura per trarne il massimo profitto, ha prodotto nell’uomo una mentalità consumistica/disfattista le cui inevitabili disastrose ripercussioni stanno coinvolgendo l’intero pianeta; si fa strada sempre più un senso dominante di precarietà e di insicurezza nel mondo del lavoro, che agevola forme di egoismo collettivo, dove la corsa sfrenata verso i profitti a tutti i costi crea tanta tristezza e solitudine generalizzata. Anche la mentalità “tecnocratica” concepisce la natura come un oggetto manipolabile; l’uomo lasciando il potere alle macchine ha fatto sì che la tecnologia da strumento diventasse fine, fonte di potere economico.

Però non tutto è perduto, dice Papa Francesco, perché l’essere umano può anche superare sè stesso, ritornando a scegliere, ritornando a rigenerarsi.

E’ proprio questa la nostra scommessa, parlare e sensibilizzare i giovani  esortandoli a possedere sempre occhi fiduciosi.

La Laudato Si’ vuole dunque essere il rilancio di una grande sfida planetaria, che miri a creare una nuova educazione che si muova in un’alleanza tra l’uomo e l’ambiente.

Questa deve tendere a reimpostare gli itinerari pedagogici di un’etica ecologica, che possa mirare in alto, cioè verso una vera e propria CITTADINANZA ECOLOGICA prospettata come opportunità di crescita per le nuove generazioni, un vero e proprio sforzo per rinnovare le abitudini della nostra società “antropocentrica” partendo proprio da loro.

Infine rientrare in noi stessi. Poiché qualsiasi iniziativa operata dall’uomo sia concretamente sicura, buona e affidabile, l’uomo deve prima partire da sè stesso, dal proprio cuore, dalla parte più intima della sua natura.

La sobrietà potrebbe essere un buon punto di partenza per ognuno di noi. Spesso il desiderio di possedere oltre il proprio fabbisogno personale e familiare, apre inevitabilmente la strada ad una esagerata competitività, che in genere sfocia in ansietà e aggressività, tutti sentimenti ispirati dallo spirito dell’autosufficienza.

La sobrietà deve dunque essere vissuta come affidamento quotidiano alla Provvidenza Divina, come sfida e alternativa al materialismo avido di possesso, che unita allo spirito di gratitudine, dovranno essere le nostre armi privilegiate.

Nella realtà nulla ci è dovuto ma tutto ci è stato donato; la nostra famiglia, la nostra intelligenza e le nostre capacità sono un dono di Dio. L’egolatria è l’inizio della nostra fine, sia come individui che come comunità intera. Solo Dio è onnipotente e quando l’uomo vuole sostituirsi a Lui scade nella prepotenza. L’egolatra è prepotente ed è anche disfattista. L’uomo di Dio è umile e la sua azione è rivolta al perpetuarsi dell’azione di Dio nel tempo e nello spazio: il peccato che si contrappone alla Grazia.

L’Amore vero è ciò che deve contraddistinguere coloro che sono animati da una vera condivisione della Casa comune.

di Elisa e Donato Bruno

1 commento

rosariapiazfz36m 1 Luglio 2022 - 18:48

Complimenti,articolo ben fatto.L’ uomo di Dio è umile e la sua azione è rivolta al perpetuarsi dell’ azione di Dio nel tempo e nello spazio .

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