Home Annunziando Don Bosco e i giovani d’oggi. Il Santo dei giovani è ancora attuale

Don Bosco e i giovani d’oggi. Il Santo dei giovani è ancora attuale

da Redazione
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Il 31 gennaio ricorre la festa di San Giovanni Bosco, Fondatore della Comunità Salesiana, nominato Padre e Maestro della Gioventù da San Giovanni Paolo II nel centenario della sua morte e Patrono degli educatori.

Profondamente legato a Dio, visionario, creativo, allegro, con i piedi ben piantati per terra ma con lo sguardo rivolto al cielo, chi meglio di Don Bosco può indicarci la strada da seguire in questo momento storico in cui abbiamo davvero bisogno di una guida per non sbandare e non lasciarci travolgere dallo sconforto!

Già moderno per il suo tempo, San Giovanni Bosco non era un prete da sagrestia. Convinto che nessun giovane è così cattivo da non avere in sé un seme di bene che possa germogliare, andava instancabilmente a cercare i giovani nei loro luoghi di aggregazione soprattutto nei quartieri più periferici della città, conquistando la loro fiducia e dando loro un barlume di speranza in un futuro migliore. In maniera fattiva, ascoltava i loro bisogni, li intratteneva con allegria e buonumore, favorendo la crescita della loro autostima e procurando loro perfino un lavoro oltrechè adoperandosi, con buon esito, per ottenere garanzie contrattuali allora inesistenti.

Mi chiedo cosa farebbe oggi Don Bosco, dove andrebbe oggi a cercare i suoi amatissimi giovani?

Io lo immagino senza dubbio un prete social, un influencer dell’ultima ora pronto a cogliere il disagio dilagante non più in fantomatiche periferie, perché il disagio è tragicamente trasversale, laddove le periferie confluiscono al centro e l’insofferenza e l’insoddisfazione colpiscono indistintamente sia quei nuclei familiari che provano un certo benessere economico sia quelli che sperimentano povertà incombenti scoperchiate drammaticamente dalla stagnazione economica.

La pandemia si è innestata in un periodo già provato da crisi valoriali enormi e ha sedimentato la chiusura all’incontro, privando i ragazzi perfino del contatto fisico e, cosa ancor più grave, dei loro sorrisi.

Io immagino la rabbia e le lacrime di Don Bosco nell’osservare con quanta superficialità si vive oggi. I ragazzi sono lo specchio di chi li ha cresciuti e personalmente non mi sento di colpevolizzare le loro manifestazioni di rabbia e di vuotezza d’animo.

Le esplosioni di violenza gratuita che colpiscono anche Ispica, e badiamo bene non parlo di certi quartieri pericolosi di una qualsiasi metropoli, ma Ispica nel suo centro, nel suo nucleo storico, cosa sono se non espressione di disagio interiore, di confusione intima e spirituale in cui sono cresciuti questi ragazzi, di mancanza di guide autorevoli che sappiano indirizzare e focalizzare in maniera sana le loro energie fisiche e mentali?

Ecco allora che lo vedo Don Bosco, santo senza tempo, a cercare strenuamente i suoi giovani, pur barcamenandosi fra protocolli anticovid, ad affermare la sua presenza, costante, rassicurante, autorevole ma non autoritaria, con quello sguardo amorevole e attento a cogliere ogni sfumatura dei volti attraverso la mascherina, ma altrettanto pronto anche al suo oratorio sul web, felice di guardare in videochat i sorrisi dei suoi ragazzi, vedere finalmente spalancarsi quelle bocche e quei denti.

Perché lui farebbe festa malgrado le circostanze, toccherebbe i loro cuori, perché di amore hanno bisogno e non di altro, di qualcuno che li “veda”.

E cosa fa di un uomo un santo se non la sua capacità di trasformare le vite degli altri, di imprimere con il suo carisma la sua presenza e testimonianza di vita in ciascuno di noi?

“Non solo che i giovani siano amati, ma che sentano di essere amati” ripeteva Don Bosco. Cerchiamoli allora i nostri ragazzi, facciamogli sentire che ognuno di loro è unico e importante per noi, incoraggiamoli nelle loro attività, contagiamoli con l’allegria!

La nostra presenza sia efficace e vera, prendiamoci la responsabilità di diventare guide cui possano fare riferimento costantemente. Saremo credibili se ci sforzeremo di essere Vangelo vivo, sulle orme tracciate da  San Giovanni Bosco, il vero Santo dei giovani.

Il suo esempio ha attraversato quasi due secoli ma è attualissimo e se ne parliamo ancora oggi, a 134 anni dalla sua morte, credetemi: è proprio un santo moderno!

di Cinzia Lorefice

(In foto: Festa di San Giovanni Bosco 2021 – Celebrazione dei ragazzi)

1 commento

rosariapiazfz36m 31 Gennaio 2022 - 23:15

Complimenti Cinzia per il bellissimo e toccante articolo.Ripeteva don Bosco” Non solo che i giovani siano amati,ma è importante che si sentano amati”Quindi sforciamoci di essere Vangelo vivo ,sulle orme tracciate dal nostro Don Bosco .

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