Home Annunziando “Fra’ … noi”. Con Francesco strumenti di Dio

“Fra’ … noi”. Con Francesco strumenti di Dio

da Redazione
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Oggi, Domenica 25 Luglio 2021, con la celebrazione eucaristica serale, si concludono i campi estivi, quest’anno protagonisti dell’estate ragazzi ancora in corso. Accogliamo e pubblichiamo l’articolo che i ragazzi, insieme alle loro catechiste, hanno preparato per il nostro periodico.

Dal 9 al 14 luglio scorsi si è svolto, in due turni,  il campo estivo dei bambini della catechesi di quinta elementare che, dopo mesi di forzata lontananza, si sono riuniti insieme alle catechiste presso il convento dei frati minori, così come tutti i ragazzi della nostra catechesi,  ritrovando il gusto e la bellezza dello stare insieme e di condividere momenti di allegria, gioco e preghiera sulle orme di San Francesco.

Grazie alla drammatizzazione degli animatori che hanno impersonato gli amici più cari di Francesco, santa Chiara, Frate Leone, Fra’ Pietro Cattani, Fra’ Bernardo da Quintavalle, Fra’ Rufino e Fra’ Masseo, i bambini sono entrati in relazione con la storia del nostro santo fin dagli anni della sua gioventù spensierata, quando, giovane figlio di un ricco mercante di stoffe pregiate nell’ Assisi del 1200,  rincorreva la gloria sognando di diventare cavaliere. Sogno che si infrange durante la guerra tra Assisi e Perugia: Francesco, che militava tra le fila dell’esercito assisiate viene fatto prigioniero e rinchiuso per 11 mesi nelle squallide prigioni perugine. È nella solitudine della prigione che Francesco incontra Gesù. Un  tale aveva un vangelo scritto in volgare e quelle parole risuonarono nel suo cuore come mai le aveva udite: era come se avesse occhi e orecchi nuovi. Liberato dalla prigionia, Francesco ritorna a casa ma non è più lo stesso di prima. Inizia la conversione. Si concludono così le tappe del racconto della vita di questo santo così affascinante e così amato anche dai più piccoli.

Insieme alle scene delle vita di San Francesco, si sono svolti giochi a tema (come ad esempio la guerra tra Assisi e Perugia), canti, catechesi, riflessioni, momenti di preghiera e attività che hanno interessato ed entusiasmato i bambini. Durante l’escursione presso la Cava d’Ispica ogni bambino ha realizzato il “Cantico delle Creature” con ciò  che ha trovato in natura: pietre, rametti, fiori e foglie.

Non sono mancati i tornei di calcio, gli scherzi, i giochi e le cacce al tesoro notturne che hanno dato un tocco di vivacità e semplice e puro divertimento.

Sono stati tre giorni intensi, intrisi di emozioni, allegria e gioia, dove ciascuno ha potuto sperimentare la bellezza dell’amicizia con Dio per mezzo del fratello come San Francesco e sentirsi, come lui, strumento del Signore per il bene del prossimo.

Condividiamo alcune considerazioni dei bambini espresse durante le condivisioni dell’ultimo giorno di campo.

“Di questo campeggio mi sono piaciute molte cose: mi è piaciuto molto passare il tempo nel salone insieme ai miei amici; mi sono piaciuti molto i giochi e nel momento della catechesi mi è piaciuto molto ascoltare le storie e le testimonianze degli amici di Francesco. Non mi aspettavo che da giovane San Francesco disprezzasse i poveri e per lui era come se non esistessero. Questa esperienza mi è piaciuta perché ho imparato molte cose e mi sono tanto divertito.” (Flavio Fioretti)

“La cosa che mi è piaciuta di più del campeggio è stato quando siamo andati alla Cava e abbiamo realizzato il “Cantico delle creature” con ciò che abbiamo trovato in mezzo alla natura.  Le recite mi sono piaciute molto perché non erano con delle battute ma con fatti accaduti nella realtà e mi hanno aiutato a conoscere meglio San Francesco. I giochi mi sono piaciuti tutti . Questa esperienza trascorsa mi è piaciuta molto e non vedo l’ora di rifarla. Non cambierei nulla di questo campeggio perché è bellissimo così com’è.” (Sofia Adamo)

“Questo campeggio è stato molto impegnativo e le attività che abbiamo fatto sono state tutte belle. Le recite sono state  belle e interessanti perché ci hanno fatto capire bene la vita di San Francesco. I giochi sono stati molto divertenti.  Non cambierei niente di questo campeggio e lo rifarei soprattutto perché ci ha permesso di stare tutti insieme.” (Davide Rabbito)

“Quello che mi ha colpito di più della vita di San Francesco è stato il suo cambiamento perché da persona che pensava solo ai soldi è diventato una persona che pensava alla felicità degli altri, dedicava il suo tempo a pregare e ad aiutare i poveri e cominciò a  vedere il mondo con occhi diversi quando capì che tutto era dono dell’amore di Dio. Ciò che mi è piaciuto del campeggio è stato poter stare tutti insieme. I giochi sono stati tutti molto belli e divertenti ma più di tutti mi è piaciuta la caccia al tesoro notturna. Abbiamo fatto anche i giochi con l’acqua come ad esempio i percorsi con il cucchiaio e la pallina mentre gli animatori ci spruzzavano l’acqua. Abbiamo cantato canzoni francescane, abbiamo fatto lavoretti e abbiamo realizzato una lanterna con un vasetto di vetro al quale abbiamo attaccato la tau.  Poi abbiamo fatto anche dei bellissimi momenti di preghiera sotto le stelle la sera. A me è piaciuto molto questo campeggio e lo rifarei perché in un campeggio si capisce che l’amicizia e l’amore sono le cose più belle che esistono.” (Clara Fronte)

“In questi tre giorni abbiamo fatto tantissime attività; abbiamo imparato, ascoltato, giocato in tanti diversi ambienti. Questi tre giorni sono stati fantastici perché siamo stati per tutto il tempo insieme e questo mi rende felice; abbiamo fatto tutto insieme aiutandoci reciprocamente.” (Carmen Armenia)

Un grazie particolare va ai nostri giovani animatori,  Rossella, Beatrice, Luna, Carmengiulia, Francesco, Mariausilia, Azzurra, Alessandro e Michele per l’impegno e la collaborazione, per averci donato il loro tempo e avercelo donato con gioia, senza mai tirarsi indietro e mettendosi continuamente in gioco!

La parrocchia è una grande famiglia e per questa famiglia hanno dimostrato un grande amore. Avere nella nostra parrocchia giovani così motivati e responsabili nei confronti dei “fratellini” più piccoli riempie il cuore di gioia. Ad maiora semper!

I ragazzi e le catechiste di 5^ Elementare

Foto d’archivio: una delle creazioni artistiche dei ragazzi alla Cava.

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