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Conversione come resurrezione. La Catechesi di Don Luigi Maria Epicoco in Basilica

da Maria Sacchetta
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Martedì 16 aprile, nella stupenda cornice della Basilia della SS. Annunziata, si è tenuta una bellissima e toccante catechesi tenuta da Don Luigi Maria Epicoco, un presbitero della diocesi dell’Aquila. Docente di Filosofia alla Pontificia Università Lateranense, nel 2021 è stato nominato dal Santo Padre Assistente Ecclesiastico per la comunicazione.

Il titolo della catechesi “la Conversione come resurrezione” già dice tanto, ma essere presenti all’evento ha superato le aspettative di tutti gli astanti. Sentir parlare don Luigi per ben 56 minuti non è stato per nulla stancante o noioso, né è stata la prova il fatto che per quasi un’ora all’interno della Basilica non si sentiva volare una mosca.

Tutti gli occhi dei presenti erano incollati al grande oratore che ha catturato l’attenzione completa dei numerosi presenti. La chiesa era gremita come fosse stato il venerdì santo. Oltre ai fedeli della nostra comunità, tantissimi i presenti dalle altre parrocchie del Vicariato, della Diocesi e dall’intera Sicilia oltre che un piccolo gruppo proveniente da Calabria e Sardegna. Don Luigi ha parlato di resurrezione, di “Pasqua”, vista come passaggio, di cristianesimo autentico inteso come festa dopo una lunga quaresima. E non si è fermato, continuando a incantare gli astanti parlando di come affrontare i problemi della vita di ognuno di noi, imprevisti, che tutti affrontiamo giorno per giorno. Partendo da una luce accesa dentro di ognuno, ha centrato l’attenzione sul vangelo e sull’importanza di accostarsi alla Parola, per poi liberarsi dai fardelli che ci portiamo dentro attraverso la confessione e il conseguente desiderio di aiutare qualcuno. La carità vista non come assistenzialismo ma come amore grande per il prossimo.

Ma non è finita. La preghiera, a cui tutti ci dovremmo accostare con costanza e spiritualità e stata presentata come ascolto e colloquio, dialogo con il nostro mondo e IO spirituale, una relazione vera e propria con un DIO che NON è astratto, non è una filosofia, non è qualcosa che dobbiamo capire, è un FATTO, una persona che si è immolata per diventare il nostro pane di vita. Questo lo troviamo nell’EUCARESTIA, che ci viene fatta scoprire dalla vita spirituale che ci arricchisce talmente tanto da non farci sentire soli, perché ci rendiamo conto che siamo immersi in una rete di relazioni che creano un legame fra cielo e terra, passando per Maria, madre di ognuno di noi.  In questo modo salta agli occhi che siamo connessi con Dio e potremo risorgere e vivere una vita nuova e completa.

Tutto questo non perdendo di vista la conversione come cambiamento di mentalità e di sguardo, uno “Sguardo Pasquale” sulla nostra esistenza, che porta a vivere a pieno una vita spirituale che è la chiave di volta di una religiosità viva, piena e vera.

Questa in sintesi la catechesi bella arricchente e completa del nostro freelance cattolico, come a volte viene definito, una persona eccezionale che sicuramente animata da Spirito Santo sa arricchire non poco la vita di chiunque si accosti alle sue catechesi e i suoi commenti al vangelo.

Una persona molto umile che ai numerosi complimenti che ha ricevuto in seguito alla sua splendida performance ha avuto solo il coraggio di dire “non è merito mio ma merito del Signore, io sono solo suo strumento”.  Un’umiltà vera e sincera,  che si dimostra in tutto il suo operato, e nei suoi molteplici scritti. Il Signore ci ha dato la grazia di ascoltarlo e nutrendo le nostre anime.

Una grazie speciale va a don Manlio per aver invitato il nostro bravissimo Don Luigi, oramai di casa nella nostra comunità.

1 commento

Pina Fronte 30 Aprile 2024 - 11:42

Complimenti per l’articolo…mettendo in evidenza tutti i punti salienti fondamentali della relazione comunicataci da Don Luigi…Conversione come Risurrezione. Non meno importante l’umiltà del relatore…definendosi umile strumento nelle mani di Dio. È lo Spirito che suscita questo movimento interiore in Lui. Grazie Marinella.

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