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“Operatori di Speranza”. Il cammino quaresimale Acr

da Redazione
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“Operatori di Speranza”: questo è il titolo che gli educatori, insieme a don Manlio hanno scelto per il cammino di Quaresima 2024.

I bambini, ragazzi e giovani sono stati accompagnati, a riflettere su come diventare “Operatori di speranza” in tutti quei luoghi ricordati dai Vangeli delle domeniche di Quaresima, dove sembra che la speranza sia assente: nel deserto delle difficoltà per portare l’acqua, a seguire la mappa per raggiungere la meta, a evitare la confusione per raggiungere il tempio e le nostre chiese con la preghiera, a portare la luce nei luoghi bui, a portare le nostre piccoli e grandi croci nelle fatiche di tutti i giorni. È stato un cammino che ha coinvolto non soltanto i bambini, i ragazzi e i giovanissimi ma, anche le famiglie e tutta la comunità presente alla celebrazione della Santa Messa della domenica mattina alle 11.30.

Ogni domenica un diverso gruppo di catechesi è stato impegnato nella preparazione della celebrazione: l’introduzione, le preghiere dei fedeli, la preghiera finale e il segno. Prendendo spunto dal Vangelo, ogni domenica, bambini, ragazzi e giovanissimi, sono stati accompagnati a riflettere su come poter diventare operatori di speranza per sé e per gli altri.

Operatori di speranza nei deserti” che abitiamo, che viviamo, in tutte le occasioni della nostra vita dove manca qualcosa. Questa mancanza e questo vuoto può essere colmato solo con l’impegno di ognuno: il segno presentato è l’acqua… è quello che manca nel deserto, ma anche la speranza nel deserto.

Operatori di speranza nelle scelte” che siamo chiamati a compiere ogni giorno nella nostra vita, piccole o grandi che siano. Le scelte importanti si compiono ascoltando la Parola del Signore e vivendola. Il segno è stata una mappa che ci indica il cammino da compiere.

Operatori di speranza nelle distrazioni”: viviamo in un mondo pieno di distrazioni, dove la confusione sembra abitare le nostre vite, dove manca il silenzio e non riusciamo a distinguere la voce di Dio tra le tante voci che ascoltiamo. Oggi siamo chiamati a fare silenzio, a togliere le distrazioni e a riscoprire la speranza nella preghiera, quella vera fatta con il cuore. Il segno è stato la Bibbia.

Operatori di speranza nelle notti”: come Nicodemo, siamo chiamati a cercare il Signore nelle notti buie della nostra vita e, cercando il Signore, cerchiamo la luce che illumina i nostri momenti bui. Il segno è stata una candela affinché illumini il cammino di ricerca.

“Operatori di speranza nelle fatiche” che viviamo giornalmente. Gesù, pur sapendo a cosa sta andando incontro, non fugge, non scappa. E proprio nel momento in cui sarà innalzato da terra, sulla croce, mostrerà tutta la sua gloria e ci dona la sua speranza. Anche noi siamo invitati a glorificare il nome di Dio Padre, accogliendo il suo progetto nella nostra vita anche quando ci costa fatica.

Il segno in questa ultima domenica di Quaresima è stata la croce, simbolo dell’Amore di Gesù per ognuno di noi, speranza certa di salvezza. È stato bello poter camminare grandi e piccoli durante queste domeniche e scoprire come il Vangelo parla ad ognuno di noi e se accolto trasforma il nostro IO in NOI. Abbiamo riscoperto la bellezza del dono di sé all’altro, che porta alla vera gioia e alla pienezza che solo l’incontro con il Risorto può darci: quell’incontro che, nel mattino di Pasqua, riempie di luce la nostra vita e la trasforma.

di Mariarita Rivetta

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